Partnership con Horacio Pagani – IL SUPER LABORATORIO

VIE DEL MARMO IL SUPER LABORATORIO
STA SODDISFACENDO LE RICHIESTE CHE ARRIVANO DAL MERCATO INTERNAZIONALE. E COLLABORA CON IL MITO PAGANI.

Avevano capito che il loro lavoro in ordine sparso non era sufficiente a stare al passo con i tempi, quattordici artigiani del marmo che per dotarsi del knowhow professionale necessario per fare il salto di qualità avrebbero dovuto non solo mettersi insieme, ma anche trovare una regia per la rappresentanza, il marketing e la commercializzazione  dei loro pur pregiati lavori. E l’hanno cercata e trovata in Mariacarla Montanari con la quale, nel marzo scorso, hanno fondato la società “Vie Del MarMo”, laboratorio di produzione specializzato che si trova a Querceta. La competenza, l’estro e la passione hanno fatto il resto, portando la nuova azienda a soddisfare in pochi mesi le richieste dell’architettura, del design e della oggettistica. L’acquisto di apparecchiature e di strumenti ha consentito di diversificare gli strumenti legati alla trasformazione artistica della pietra che, con l’inserimento della tecnologia 3D con macchinari a controllo numerico, hanno permesso di ottenere risultati di altissima qualità. E la selezione, dalle cave, di marmi pregiati dalle collezioni uniche, sta ottenendo per questo marchio tutto italiano l’atteso successo nel mercato italiano e in quelli olandesi, inglesi, francesi e infine statunitensi. Un successo coronato dall’avvio di una collaborazione con Pagani, il marchio-mito dell’automobilismo.

Che nasce dalla passione della stessa Mariacarla Montanari, Ceo di ” Vie Del MarMo”?

“Una passione  per il mondo dei motori trasmesso dalla mia famiglia. Toscana d’adozione ma emiliana di origine, sono sempre stata legata a questa terra che rappresenta l’eccellenza a livello mondiale dell’automotive”.

Fino a un rapporto di stretta collaborazione?

“Sì, è’ da questa forte sensibilità che è iniziata qualche anno fa, la mia collaborazione con il più esclusivo dei brand automobilistici, patrimonio che ho portato ora in dote alla Via Del MarMo perché  le vetture di Horacio Pagani sono opere d’arte, pezzi unici come l’opera in marmo da lui voluta”.

Che cosa avete realizzato per lui?

“ Huayra, il modello della vettura scolpita dal laboratorio dell’azienda di Seravezza in limited edition, che rappresenta l’esperienza nella lavorazione del marmo che incontra l’eccellenza tecnologica di Pagani. Entrambe opere uniche del made in Italy”.

Non è un traguardo di poco conto per una giovane società di artigiani?

“Horacio Pagani, rappresenta l’ambiziosa avventura ingegneristica di un mito contemporaneo dell’automobilismo; un uomo che ha contributo a rendere unico un marchio. Nato in un piccolo paese dell’Argentina, Ricordo che Horacio Pagani, grande appassionato di automobili, si trasferisce nella motor valley italiana, tra Modena e Bologna, dove comincia da operaio alla Lamborghini. Il suo sogno è  di poter costruire un giorno un’auto sportiva e, una volta sviluppate tutte le competenze necessarie attraverso anni di studio e ricerca, fonda la sua azienda. Nel 1999 realizza la prima automobile, la Zonda, seguita nel 2011 dalla Huayra. Pagani è entrato così nel Pantheon dell’automobilismo sportivo  con appassionati che ogni anno raggiungono la sua fabbrica museo a San Cesario sul Panaro”.

Il marmo in questo caso non è certo un lussuoso accessorio delle auto?

“No, la scultura commissionata a Vie Del MarMo è l’espressione artistica pensata per i clienti Pagani: si tratta della seconda realizzata di cinque in programma. Ogni passaggio è stato seguito in collaborazione con il committente, un lavoro di team, che come si può ben capire ha creato entusiasmo e passione”.

Gli esemplari Pagani sono modelli tanto estremi da aver richiesto la creazione di una nuova categoria per poterli definire, voi come adattate  questi doni altrettanto originali?

“Sono hypercar, ovvero supercar costruite interamente a mano, con scocca e telaio in fibra di carbonio, e personalizzate una ad una. Ogni vettura è un modello unico e rappresenta un’interpretazione senza tempo dell’arte automotive.

Di Enzo Millepiedi